mercoledì 3 marzo 2010

Super P

Super P che sta per super patata: la patata transgenica sdoganata dalla commissione Ue.
La notizia della super patata mi è sembrata particolarmente buffa per i doppi sensi agricolo-sessuale su cui è basata la nostra lingua. Se infatti vengono usati pisello o fava, per indicare l’organo sessuale maschile, quello femminile si è sempre contraddistinto con il tubero portatoci da Cristoforo Colombo (a questo proposito sarebbe interessante scoprire a quale ortaggio abbia scalzato l’incombenza), finocchio infine è stato scelto per parlare di omosessualità maschile.
I giornali oggi si sono chiesti “cosa ne pensasse la scienza della super patata”, hanno assicurato, lasciandoci alquanto increduli, che per il Vaticano “la super patata è un evento positivo”. La super patata esige anche “di specifici contratti tra produttori e utilizzatori finali” in questo caso però l’inquilino di palazzo Grazioli non c’entra nulla, gli utilizzatori finali della super P sono infatti le industrie. La curiosità del direttore del tg4 è stata invece sapere da un fruttivendolo, se fosse “meglio la patata grande o la patata piccola?”; mentre il celodurista ministro delle Politiche agricole “si opporrà con tutte le sue forze alla super patata”. Scopro alla fine che le super patate arriveranno da Repubblica Ceca, Germania, Olanda e Svezia; come dire piove sul bagnato.

domenica 21 febbraio 2010

Sms

Short messages. Una volta, tanto tempo fa, c’era la nonna, la mamma, l’amica del cuore o l’amica per caso che alla bisogna era in grado di dispensare il consiglio giusto al momento giusto o anche il consiglio giusto al momento sbagliato. Con l’avvento delle nuove tecnologie è cambiato però, non solo, l’interlocutore di riferimento ma anche l’ontologia, il senso stesso, del consiglio. Da qualche tempo, almeno noi donne nella cosiddetta età fertile, siamo abituate a fare tesoro delle preziose e indispensabili sentenze scritte negli involucri di plastica degli assorbenti, che più o meno esordiscono tutte con un accattivante lo sapevi che… Un inno alla femminilità: “più ciclo più donna” “ meglio una mestruazione oggi che una domani” “non sai quanto sei fortunata ad avere un maldipancia da stare piegata in due”. Chissà se anche gli uomini nella loro intimità potranno fruire di una così importate esaltazione della mascolinità?

Tornando a bomba, qualche giorno fa mi è capitato di notare che questa sorta di messaggi incoraggianti-rasserenanti sono centellinati anche sui fogli della carta assorbente. Ogni foglio una sentenza, ogni stappo una riflessione. Nonostante non fosse proprio pulitissimo, ho conservato uno di questi strappi per poter dare al suo autore una durata meno effimera di quella riservata a un foglio di carta. “Quando hai un po’ di tempo, prova a fare con molta calma ed attenzione una (solo una!) delle piccole cose che fai tutti i giorni in modo distratto: lo troverai molto rilassante e riposante”. Manco a dirlo, la parte che ho preferito è quella riportata tra parentesi con tanto di punto esclamativo.

Ps. Mentre stavo scrivendo questo post mi sono ricordata che da sempre nei baci di cioccolato, Shakespeare, La Rochefoucauld, e tutti i possibili anonimi hanno avuto la fortuna di sapere che le loro parole non erano state scritte invano. Da ultimo (dopo Shakespeare appunto) nientemeno che mister Lucchettosupontemilvio ha avuto l’onere di scegliere le prossime frasi da condividere con tutta l’umanità.

martedì 9 febbraio 2010

Quanto tempo

Sono passati quasi 3 mesi dall'ultimo post, quanto tempo!
Mi verrebbe da dire, ho perso il treno, in realtà, mi ha preso una macchina. In fondo è sempre un mezzo di trasporto. Invece la posizione di una consonante, la erre, ha fatto la differenza. Ora devo fare in modo che la ripresa corra veloce come un treno, senza macchine a interferire.