lunedì 19 ottobre 2009

Pubblicità: anima del commercio

Le foto del primo ministro Silvio Berlusconi in compagnia di giovani donne in topless potrebbero presto comparire in Israele come parte di una campagna pubblicitaria tesa a far conoscere alberghi e ristoranti nella zona di Tel Aviv. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, al fotografo Antonello Zappadu, diventato famoso per aver lasciato alla storia le immagini del cav. in mezzo a donne mezze nude (in the company of half-naked female guests) nella sua Villa Certosa in Costa Smeralda, “una importantissima agenzia pubblicitaria” gli avrebbe chiesto i diritti delle foto per la sua campagna promozionale. “Devo ammettere – ha commentato Zapaddu - che il pensiero di Berlusconi e Topolanek nudi sui manifesti di Tel Aviv mi fa sorridere”. Sono curiosa di vedere la campagna pubblicitaria, perché descritta così non sembra molto invitante; ma è risaputo che i pubblicitari ne conoscano una più del diavolo.

venerdì 16 ottobre 2009

Strane abitudini

Ho fatto caso che da un po’ di tempo, non saprei dire di preciso quanto, qui in ufficio le persone sono solite andare in bagno mentre parlano al cellulare. Insomma l’interlocutore telefonico viene messo al corrente, non solo delle informazioni per cui è stata fatta la telefonata, ma anche della produzione fisiologica del momento. E nel caso dall’altra parte del telefono persistessero dubbi sulla natura dei rumori, la telefonata continua anche durante lo sciacquone e, quando c’è, la lavata di mani. Il cellulare ha fatto così superare le ultime remore borghesi del pudore. Non occorre più pronunciare le parole urina, pipì, minzione, piscio, svuotamento della vescica, oggi è possibile ascoltarle in diretta.

mercoledì 14 ottobre 2009

Foto


Mi è stato detto che un tempo nel blog mettevo più foto. Colta da un momento di vanità ho deciso di pubblicare una mia foto mentre svolgo l'attività che più mi piace: fare domande.

Un lungo post febbricitante e sconclusionato

Primi freddi, prima febbre, un’equazione inevitabile. Ovviamente accompagnata da mal di gola, mal di orecchie, e prodromi di un raffreddore, che si manifesta con una continua e fastidiosa goccia al naso. Spero solo che non sia l’influenza maialina.

Comunque nonostante la febbre, sto cercando di lavorare e provo a trovare un filo logico nella situazione frenetica di questi giorni. Mi sto applicando a gestire e coordinare delle interviste, che hanno come protagonisti diversi interlocutori, ma che sono tutte inerenti allo stesso argomento. Insomma è come se dovessi chiedere ai tifosi delle varie squadre di calcio di parlarmi di calcio e della loro squadra.

Il primo contatto avviene attraverso uffici stampa e portavoci, quindi preparo l’intervista, la spedisco e vengo ricontatta da uffici stampa e portavoci, che di solito mi chiedono di eliminare questa o quella domanda, e di aggiungere un qualcosa, il più delle volte si tratta di dare ampia visibilità a iniziative risibili che però dovrebbero dare prova di quanto sia bravo l’intervistato.

In genere mi scoccio un po’ a fare questo tipo di lavoro, preferisco preparare l’intervista e non avere contatti con tutta la corte dei porta qualcosa, però oggi mi sto divertendo. Sarà per colpa della febbre alta sto facendo una confusione tra nomi, interlocutori e relative interviste, e così il più delle volte le interviste hanno un che di paradossale. Tanto paradossale che mi sono accorta che è sufficiente preparare un’intervista per un interlocutore e mettere per iscritto l’esatto opposto per il suo avversario; convincere una persona a parlare dicendogli che il suo diretto oppositore ha già registrato l’intervista.

Arrivando al punto di questo sconclusionato e febbricitante post, trovo sia veramente ridicola la voglia di apparire che pervade quest’epoca storica, soprattutto quando l’apparire è associato al nulla (cioè ti intervisto solo perché hai una qualche carica istituzionale, che però non meriteresti), o allo screditare qualcuno.

lunedì 12 ottobre 2009

Allarmi

Si è sparsa la voce che tra qualche ora il paese sarà colpito da un'improvvisa, inaspettata quanto insolita ondata di freddo.

Dal solito fronte balcanico, se fosse dal fronte africano questo sì sarebbe veramente insolito, si sta spingendo aria fredda che porterà un abbassamento delle temperature di oltre 10 gradi.

La prima a informarmi è stata mia mamma, che tutte i giorni fa scattare la radio-sveglia alle 6,30, e di primissima mattina mentre io cerco di rubare ancora qualche mezz'ora al sonno, lei conosce già tutte le notizie. E così all'allarme freddo, si è buttata, come dice lei, fuori dal letto, per mettere al riparo tutte le piante.

Dopo pranzo, l'allarme del prossimo e improvviso freddo si è diffuso in redazione a seguito alle profonde e accurate ricerche del commerciale (ufficio commerciale, ma siccome è uno solo mi fa ridere definirlo ufficio e resta direttamente l'aggettivo che sostantivizza), che ha tenuto a specificare che saranno giornate soleggiate ma freddissime.

Insomma da domani mattina sarà bene preparare calzettoni, sciarpe e berretti di lana.

domenica 11 ottobre 2009

Assenza (in)giustificata

Porto subito la giustificazione firmata:
Sono stata assente per motivi personali
cioè non ho avuto molto tempo a mia disposizione per scrivere,
perchè ho dovuto scrivere a cottimo
e il movimento ritmico sui tasti e il loro rumore
mi ha fatto venire il mal di mare, la nausea.

Però ho osservato, raccolto e immagazzinato
pensieri e idee che potranno essere utili durante il freddo.

Intanto ieri ho scoperto che un mio amico, non proprio amico-amico del genere che gli si racconta tutto e si cerca per parlare quando si ha bisogno di chiarirsi, comunque un amico si è lasciato con la fidanzata. Quello che è venuto dopo la notizia della separazione, un a sorta di spiegazione, è stata quasi divertente: "ha conosciuto uno che si chiama Dante, come posso competere con uno che si chiama Dante quando lei si chiama Beatrice".

Insomma a volte è meglio cambiare rotta, soprattutto quando nella vita ci si imbatte in Danti e Baetrici.