Super P che sta per super patata: la patata transgenica sdoganata dalla commissione Ue.
La notizia della super patata mi è sembrata particolarmente buffa per i doppi sensi agricolo-sessuale su cui è basata la nostra lingua. Se infatti vengono usati pisello o fava, per indicare l’organo sessuale maschile, quello femminile si è sempre contraddistinto con il tubero portatoci da Cristoforo Colombo (a questo proposito sarebbe interessante scoprire a quale ortaggio abbia scalzato l’incombenza), finocchio infine è stato scelto per parlare di omosessualità maschile.
I giornali oggi si sono chiesti “cosa ne pensasse la scienza della super patata”, hanno assicurato, lasciandoci alquanto increduli, che per il Vaticano “la super patata è un evento positivo”. La super patata esige anche “di specifici contratti tra produttori e utilizzatori finali” in questo caso però l’inquilino di palazzo Grazioli non c’entra nulla, gli utilizzatori finali della super P sono infatti le industrie. La curiosità del direttore del tg4 è stata invece sapere da un fruttivendolo, se fosse “meglio la patata grande o la patata piccola?”; mentre il celodurista ministro delle Politiche agricole “si opporrà con tutte le sue forze alla super patata”. Scopro alla fine che le super patate arriveranno da Repubblica Ceca, Germania, Olanda e Svezia; come dire piove sul bagnato.
mercoledì 3 marzo 2010
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