lunedì 11 agosto 2008

Vacanze

Le vacanze, intese come inattività lavorativa, offrono l’opportunità di affrontare tutto ciò che durante il normale correre delle giornate, scandite dagli orari di entrata e uscita dall’ufficio, viene sacrificato. Questa mattina, infatti, mi sono svegliata con una domanda in testa: i peli sono per tutta la vita o sono solo un accadimento temporaneo?
Tanti gli argomenti che hanno fatto germogliare questa mia riflessione mattutina. In primis, i risultati poco soddisfacenti di una dolorosissima e appiccicosa ceretta, fatta poco più di due settimane orsono; mentre stavo prendendo il sole ho visto che era ricresciuto qualche, per la verità molto pochi, pelo sulle gambe. AARRRGGGGGHHHH. Datemi una pinzetta e vi …. toglierò dal mondo. Dopo la terribile scoperta, nel pomeriggio, è capitato che mi cadesse ripetutamente lo sguardo sul labro superiore di quella che è stata rinominata zia Tzunami, pieno di peli bianchi che parevano così ispidi da poter usare, senza dubbio alcuno sull’esito del risultato, come abrasivo. Per stemperare la visione, non proprio tenera, ogni tanto abbassavo lo sguardo sulle gambe di mia mamma, fortunata lei, completamente glabre, senza un pelo a cercarlo con la lente d’ingrandimento. Praticamente si prospettava davanti ai mie occhi, cioè che avrei voluto sempre essere, e ciò che mi auguro di non dover mai essere.
Per finire, a una certa ora della notte, tra le note stonate e stentate di un cantante di balera di periferia, mi sono ritrovata a parlare di depilazione al laser, che ho scoperto essere un po’ dolorosa e non definitiva, perché volente o nolente, soprattutto in estate quando non ci sono motivi per indossare collant 100 denari, un colpo di ceretta o alla disperata un colpo di gilette, è il caso di darglielo.

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