C’era una volta, e c’è ancora, un paese a forma di scarpa (non è un caso) dove tutti conoscono qualcuno, o meglio tutti devono conoscere qualcuno.
Il conoscere qualcuno, anzi Qualcuno, perché i qualcuno, quelli con la q minuscola, non sono importanti, e a volte è meglio far finta di non conoscere qualcuno per non esporsi in negativo, è il tratto distintivo della società del paese a forma di scarpa.
Nel paese a forma di scarpa, è importante conoscere il Qualcuno giusto, però può essere utile conoscere anche un Qualcuno qualsiasi, l’importante è che sia Qualcuno o il Qualcuno che può sempre tornare utile.
La frase ricorrente, sulla bocca di tutti è “Conosci Qualcuno che possa darmi una mano a fare…?”, declinabile in:“Conosci un Responsabile del…?”.
Perché il Qualcuno alla fin fine è sempre, conditio sine qua non, un responsabile di qualcosa. Per inciso, il paese a forma di scarpa sembrerebbe, a prima vista, un paese pieno di persone responsabili. Dal responsabile del comune, al responsabile di un dipartimento ospedaliero, dal responsabile di un’azienda, al responsabile di un giornale, sino ad arrivare al massimo dei responsabili, che però non si chiama più responsabile, ma politico.
Conoscere i Qualcuno – Responsabile serve per inoltrare una richiesta, per chiedere un favore, per avere un aiutino, per sistemare qualcosa, per trovare una scorciatoia (inspiegabile per un paese a forma di scarpa, che invece, proprio grazie alla sua particolare morfologia, dovrebbe essere abituato a fare delle belle camminate).
I Qualcuno, secondo i qualcuno con la q minuscola, sono stati unti da un entità superiore, e sono stati dotati di proprietà sopranaturali, in grado di risolvere tutti i problemi personali (sia del Qualcuno stesso, ovviamente, sia del qualcuno, il solito con q minuscola, in quanto singola entità). I Qualcuno, infatti non possono e non devono, per deontologia professionale, occuparsi della collettività, ma solo ed esclusivamente del singolo. Nessuna pietà per il paese fatto a scarpa che, in virtù della sua morfologia, è trattato proprio come una scarpa.
Si potrebbe obiettare se le proprietà taumaturgiche di questi Qualcuno siano veramente così miracolose; considerazione di per se irrisoria, perché i Qualcuno non sono mai soli, ma sono maglie di una fitta rete composta di tanti altri Qualcuno. E come in tutte le favole, si sa che l’unione fa la forza, e qualcosa si può sempre ottenere. Non fosse altro un sentimento di speranza, che si protrae all’infinito. Un’eredità da tramandare agli abitanti del paese dalla forma di scarpa. (I parte)
giovedì 17 aprile 2008
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1 commento:
Ma qualcuno che conosce George Cloney lo conosciamo?
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