Il bracconaggio senza controlli e lo sviluppo antropico in zone che fino a pochi anni fa erano considerate ad aree protette hanno spinto centinaia di elefanti e un leopardo a scappare dallo Zimbabwe. In un mese circa 400 pachidermi, in un vero e proprio esodo di massa, hanno attraversato il fiume Zambesi che divide il paese dallo Zambia in cerca di tranquillità e di una vita migliore. Anche per altri animali lo Zimbabwe però sembra essere diventato poco ospitale, è il caso dei conigli delle rocce (rock rabbits) e altri roditori che vengono catturati per essere mangiati. Le autorità di Harare, la capitale, dichiarano di non avere mezzi per la salvaguardia dell’ambiente, ma in un paese dove in pochi mesi sono morte 4 mila persone di colera, e oltre 50 mila hanno contratto il vibrione, i branchi di elefanti e il leopardo sembrano un problema irrilevante.
martedì 28 aprile 2009
lunedì 27 aprile 2009
Influenze animali
Sono stata per alcuni giorni a digiuno di giornali, televisione e radio, quindi non sapevo nulla di influenza suina. Ora che ci penso, forse me ne ha accennato mia mamma al telefono, la mattina di sabato ma troppo per codificare e memorizzare l’informazione. E così mi sono ritrovata stamattina con le prime pagine di tutti i giornali che lanciano l’allarme. Catapultata sull’attualità ho avuto l’impressione che fosse una cosa grave. “Aumentano i timori che l'influenza assuma un'entità sempre più vasta dopo che 103 persone sono morte in Messico e nuove infezioni sono state individuate negli Stati Uniti e in Canada mentre presunti casi sono stati riscontrati in Europa, Israele e Nuova Zelanda”. Le solite tiritere, di quando non si sa nulla di preciso, e può essere vero tutto e il contrario di tutto. Nessun caso fuori dal Messico! Poi forse spunta fuori un caso dal Messico! Nessun caso in Europa! Poi forse spunta fuori un caso in Spagna. Mangiate pure la carne di maiale. Meglio evitare la carne di maiale. Nessun pericolo. Tanti pericoli. Pochi morti. Tanti morti. E così via.
Nel pomeriggio di oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità fa però sapere che influenza suina è un binomio sbagliato, infatti: “L'influenza che si sta diffondendo in tutto il mondo non deve essere chiamata "suina" dal momento che contiene componenti aviarie e umane e che finora non è stato riscontrato nessun caso di maiale affetto dal virus”. Chissà come andrà a finire? Quanti altri animali verranno nominati prima che si riesca a capirne qualcosa?
Nel pomeriggio di oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità fa però sapere che influenza suina è un binomio sbagliato, infatti: “L'influenza che si sta diffondendo in tutto il mondo non deve essere chiamata "suina" dal momento che contiene componenti aviarie e umane e che finora non è stato riscontrato nessun caso di maiale affetto dal virus”. Chissà come andrà a finire? Quanti altri animali verranno nominati prima che si riesca a capirne qualcosa?
mercoledì 22 aprile 2009
La maledizione della notte
Qualche tempo fa era stata la campagna per la chiusura anticipata dei cornettari di Roma, ora è la volta, però a Milano, dei Kebabari, e sui giornali si scrive di legge anti-kebab. Così se una persona nel cuore della notte a Roma o a Milano, si sveglia ed ha voglia di cornetto o di kebab può anche morire. Può insomma farsi una bella camomilla zuccherarla con un pò di gocce di xanax e tornarsene a letto.
Non so per quale motivo la notte e tutto quello che accade di notte sia stato considerato da sempre pericoloso, poco raccomandabile, disdicevole, censurabile, brutto, sporco e cattivo.
In genere, di notte accadono le cose migliori: in televisione passando dei film stupendi, è possibile viaggiare in tranquillità senza traffico, si incontrano persone nuove, si può leggere avvolti dal silenzio, si ha tempo di fare con calma tutte quelle cose che durante il giorno per il troppo correre sono state trascurate. Anche lavorare di notte quando tutti dormono non è poi così male (il male arriva la mattina quando inesorabile suona la sveglia).
Soprattutto, di notte si può stare abbracciati alla persona che si ama.
Non so per quale motivo la notte e tutto quello che accade di notte sia stato considerato da sempre pericoloso, poco raccomandabile, disdicevole, censurabile, brutto, sporco e cattivo.
In genere, di notte accadono le cose migliori: in televisione passando dei film stupendi, è possibile viaggiare in tranquillità senza traffico, si incontrano persone nuove, si può leggere avvolti dal silenzio, si ha tempo di fare con calma tutte quelle cose che durante il giorno per il troppo correre sono state trascurate. Anche lavorare di notte quando tutti dormono non è poi così male (il male arriva la mattina quando inesorabile suona la sveglia).
Soprattutto, di notte si può stare abbracciati alla persona che si ama.
lunedì 20 aprile 2009
problemi di comunicazione
ho visto la prima volta il manifesto del pd qualche sera fa. era convinta che gli operai addetti all'affissione avessero dimenticato di mettere l'ultimo poster, quello conclusivo che aveva lasciato la parola disoccupazione incompleta. solo qualche giorno dopo, quando ho visto un’altra parola incompleta, inquinamento, ho realizzato che era una scelta comunicativa voluta.
indubbiamente la legge dello showbiz ci ha insegnato che per un personaggio, un programma televisivo e a questo punto anche per una campagna politica, è importante che le persone ne parlino, in positivo come in negativo. e forse il messaggio che ha bisogno di una seconda lettura per essere capito può essere un facile argomento da pausa caffè o da chiacchiere pseudo impegnate. personalmente avrei privilegiato altri valori, in primis, la chiarezza. anche perché il rischio reality, grande fratello o isola dei famosi che sia, è in agguato.
"Come parlaaaaaa? Come parlaaaaaa? Le parole sono importantiiiiiii".
indubbiamente la legge dello showbiz ci ha insegnato che per un personaggio, un programma televisivo e a questo punto anche per una campagna politica, è importante che le persone ne parlino, in positivo come in negativo. e forse il messaggio che ha bisogno di una seconda lettura per essere capito può essere un facile argomento da pausa caffè o da chiacchiere pseudo impegnate. personalmente avrei privilegiato altri valori, in primis, la chiarezza. anche perché il rischio reality, grande fratello o isola dei famosi che sia, è in agguato.
"Come parlaaaaaa? Come parlaaaaaa? Le parole sono importantiiiiiii".
giovedì 16 aprile 2009
Stalking
Non ricordo di preciso quando, ma uno dei giorni della prossima settimana il senato converte in legge il decreto sulle misure urgenti in materia di sicurezza pubblica. Al suo interno ci sono anche le disposizioni sugli atti persecutori: lo stalking.
Mi è tornato in mente questo appuntamento dell’agenda dei lavori parlamentari, dopo aver ricevuto l’ennesima telefonata di uno scocciatore, che da ormai diversi anni mi chiama con cadenze imponderati e imponderabili. A volte passano settimane di silenzio, poi d’improvviso, in una giornata arrivano anche 5 chiamate, una di seguito all’altra. Un ritmo nevrotico, incontrollato. A volte, mi capita di rispondere, perché la chiamata è di un numero privato o perché è il numero di un ufficio in cui ho lavorato e ho ancora delle persone che ogni tanto sento.
Mi chiedo però, se in tutti questi anni di non risposte di continui rifiuti e no a inviti a cena, al cinema, a teatro, a qualsiasi cosa, posso considerare queste inopportune e fastidiose intrusioni nella mia vita stalking? E se forse dovrei prendere il coraggio a due mani e leggere cosa prevedono le disposizioni sugli atti persecutori?
Mi è tornato in mente questo appuntamento dell’agenda dei lavori parlamentari, dopo aver ricevuto l’ennesima telefonata di uno scocciatore, che da ormai diversi anni mi chiama con cadenze imponderati e imponderabili. A volte passano settimane di silenzio, poi d’improvviso, in una giornata arrivano anche 5 chiamate, una di seguito all’altra. Un ritmo nevrotico, incontrollato. A volte, mi capita di rispondere, perché la chiamata è di un numero privato o perché è il numero di un ufficio in cui ho lavorato e ho ancora delle persone che ogni tanto sento.
Mi chiedo però, se in tutti questi anni di non risposte di continui rifiuti e no a inviti a cena, al cinema, a teatro, a qualsiasi cosa, posso considerare queste inopportune e fastidiose intrusioni nella mia vita stalking? E se forse dovrei prendere il coraggio a due mani e leggere cosa prevedono le disposizioni sugli atti persecutori?
venerdì 10 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
Il registro dei biotestamenti
Il X municipio di Roma, famoso per gli studi cinematografici di Cinecittà, ha istituito il registro dei biostetamenti. Qui tutti gli abitanti di Roma, anche quelli residenti in altre circoscrizioni, potranno depositare le proprie volontà testamentari in merito al fine vita. La procedura è abbastanza semplice, anche se vincolata a orari e giorni prestabili, e prevede la compilazione di due moduli. Uno il testamento vero e proprio, e l’altro in cui si delega una persona a far conoscere ai medici la volontà del malato. La prima firmataria è Mina Welby, che abbiamo vista a fianco del marito, Pier Giorgio, attiva in tante battaglie per chiedere dignità nei confronti dei malati.
Un atto di estrema civiltà della capitale che ci si augura possa essere seguito da altre città, anche se il primo cittadino della capitale ha mandato a dire che “questa iniziativa ha un chiaro sapore di manifesto ideologico”.
Un atto di estrema civiltà della capitale che ci si augura possa essere seguito da altre città, anche se il primo cittadino della capitale ha mandato a dire che “questa iniziativa ha un chiaro sapore di manifesto ideologico”.
martedì 7 aprile 2009
discount
qui da noi sono sinonimo di indigenza, di scatolame ammucchiato, di crisi incipiente, di sottoproletariato extra comunitario, di supermercati alla “volemose bene”; all’estero forse è un po’ diverso. Hanno scoperto infatti che in Germania una catena di discount, quello con il logo giallo blu e rosso, spiava e schedava i dipendenti che si assentavano per malattia. Praticamente un manager super-Brunetta di sua iniziativa, forse non consapevole di violare qualche diritto, compilava dei formulari interni nei quali erano riportate le condizioni di salute dei dipendenti in modo senz’altro discutibile e non da meno grossolano “In una nota relativa a un'impiegata che si era messa in malattia lo scorso giugno si legge ad esempio: Vuole restare incinta. L'inseminazione non funziona”. Altrettanto grossolana è stata la scelta di come disfarsi di questi dati sensibili non autorizzati: sono stati buttati in un cassonetto. Nel cassonetto del discount. Senza essere passati al trita documenti sono stati alienati insieme ai formaggi scaduti, allo scatolame ciancicato alla frutta marcia e al pesce guasto. Nell’ottica del discount, di contenimento dei costi, ovviamente il manager è stato eliminato dagli scaffali e anche dagli espositori per le offerte speciali.
lunedì 6 aprile 2009
Da gratta e vinci, a gratta che ti passa …
… della serie un’altra scoperta che potrà cambiarci la vita. La notizia è di ieri, ma secondo me non poteva essere omessa sulle pagine di questo blog. In America (ovviamente) a Minneapolis, il team del prof. Glenn Giesler, un simpatico dottore di mezza età dallo sguardo divertito, ha scoperto i neuroni del prurito. Ha scoperto cioè che se ci grattiamo la colpa, se così si può dire, è di una porzione della colonna vertebrale, quello spinotalamico, che si eccita e diventa iperattiva se la pelle viene a contatto con sostanze urticanti. Grattarsi, insomma, secondo il buon Giesler, sarebbe come dare qualche goccia di lexton a quest’area sull’orlo di una crisi di nervi.
“In uno studio condotto su uomini e primati, pubblicato su Nature Neuroscience è stato individuato la chiave del prurito in una particolare porzione della colonna vertebrale: il tratto spinotalamico. In questa zona, hanno osservato gli autori, i neuroni diventano iperattivi quando sulla pelle vengono applicate sostanze pruriginose. E gli studiosi hanno dimostrato che grattarsi aiuta perché "spegne" questi neuroni proprio quando il prurito insorge, e soltanto in quel caso. Se invece ci si abbandona al "grattino" anche in assenza di prurito, l'attività di questi particolari neuroni non viene inibita, ma rimane normale”.
Ora però questi geni di Minneapolis mi devono spiegare perché mentre cercavo di mettere insieme queste righe, mi è aumentato il prurito su tutto il corpo. Dalle mani, passando per il naso, arrivando ai capelli, scendendo lungo il collo e risalendo sopra l’angolo destro del labbro superiore, in meno di dieci minuti mi sarò grattata almeno ogni 20 secondi. Neuroni iper-eccitati? Cattiva qualità del tratto spinotalamico? Un caso da laboratorio?
“In uno studio condotto su uomini e primati, pubblicato su Nature Neuroscience è stato individuato la chiave del prurito in una particolare porzione della colonna vertebrale: il tratto spinotalamico. In questa zona, hanno osservato gli autori, i neuroni diventano iperattivi quando sulla pelle vengono applicate sostanze pruriginose. E gli studiosi hanno dimostrato che grattarsi aiuta perché "spegne" questi neuroni proprio quando il prurito insorge, e soltanto in quel caso. Se invece ci si abbandona al "grattino" anche in assenza di prurito, l'attività di questi particolari neuroni non viene inibita, ma rimane normale”.
Ora però questi geni di Minneapolis mi devono spiegare perché mentre cercavo di mettere insieme queste righe, mi è aumentato il prurito su tutto il corpo. Dalle mani, passando per il naso, arrivando ai capelli, scendendo lungo il collo e risalendo sopra l’angolo destro del labbro superiore, in meno di dieci minuti mi sarò grattata almeno ogni 20 secondi. Neuroni iper-eccitati? Cattiva qualità del tratto spinotalamico? Un caso da laboratorio?
mercoledì 1 aprile 2009
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