venerdì 23 maggio 2008

Compra – vendita


Tutto è iniziato con un apprezzamento alla mia dimora;

“Certo, pago un affitto di tutto rispetto”

“Sì, però l’appartamento è spazioso e luminoso”

“Diciamo che lo spazioso dipende molto anche dal fatto che ci pochissimi mobili, gli indispensabili, ma mi piace così”

“E non hai pensato di comprarlo”

Avrei anche pensato di comprarlo, ma come?

I prezzi delle case sono impossibili, e un mutuo, sarebbe eccessivamente vincolante e impegnativo.

Avevo pensato di mettere in vendita qualcosa: la mia bicicletta, valore di mercato 30 euro (ha più di 20 anni, benportati si intende); il motorino, comprato usato 1 mese fa per 600 euro; qualche anello, ma ne ho solo che un paio, anche qui non va meglio.

Qualche organo?

Un rene?, no, troppo impegnativo; gli ovuli?, giuro, che ero andata a cercare su internet quanto li pagavano. I prezzi erano in sterline quindi avrei guadagnato anche con il cambio. Ma quanti ovuli avrei dovuto fare prima di poter avere una somma sonante? In un incubo mi sono vista come le galline di Chicken Run, chiusa in un pollaio a sforzarmi di fare uova.

Puntiamo in alto.
L’anima?

Una volta, era merce ricercata, aveva un valore importante, e le quotazioni non erano malaccio.

Oggi, sarà per la crisi dei mutui americani, sarà per la recessione, sarà che tra qualche anno dovremmo pagare, non ho capito bene quale multe all’Europa, anche l’anima ha perso il suo valore, subisce l’inflazione.

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