Solo qualche giorno fa criticavo una mia collega che usava facebook per andare a cercare che fine avessero fatto gli ex. La cosa di per se è stata anche divertente perché in un pomeriggio di outing ci siamo raccontate tutte le storie peggiori che ci siano capitate; dopo però Giorgia nello sturm und drang dei ricordi si è fatta un giro su facebook e d’improvviso ha rotto il ticchettio frenetico delle tastiere in chiusura di giornale con un “lo dicevo che era uno stronzo, quello mi stragiurava che la tipa era solo un’amica, invece il bastardo ci stava già assieme”. Inevitabili dapprima un silenzio incredulo, poi una serie di “ma cosa te ne frega, ormai è acqua passata”, “gli uomini sono tutti così”, e il mio “l’utilità di facebook è solo nel trovare persone che faremo meglio a dimenticare o a perdere per sempre”.
Ieri, un po’ annoiata dalle agenzie tutte uguali e dal fatto che non potessi uscire per seguire qualche conferenza o dibattito, ma soprattutto spinta da un’insana curiosità, ho fatto quello che non avrei mai dovuto fare, di cui mi vergogno profondamente: sono andata a cercare su facebook e poi su internet che fine avessero fatto dei miei fidanzati. Uno, che è stato anche un mio compagno di classe, fa il dj, ha una pagina sia su myspace e sia facebook, e nonostante tutto mi ha fatto sorridere vedere una sua foto dai colori acidi, con la testa piegata sul collo mentre cerca di trattenere una specie di cuffia attaccata all’orecchio. Ha un nome improbabile, non ho capito che tipo di dj sia, ma sono sicura che il padre notaio non sia stato così entusiasta della scelta lavorativa dell’unico figlio. Un altro scopro che è stato candidato alle elezioni provinciali per la destra. O-m-i-o-d-i-o. Chi l’avrebbe mai detto, era il belloccetto del liceo, tanto carino quanto stupido. Nella sua pagina campeggia una foto pseudo artistica in bianco e nero, barbetta incolta, capello un po’ spettinato, occhiali da finto intellettuale. Sembra sempre carino, chissà se è ancora stupido. Non paga, perche dopo un ex, candidato per la destra, uno potrebbe anche decidere di non voler più sapere nulla del passato, vado in cerca del fidanzatino del liceo, che mi sembrava l’uomo più bello del mondo (ma che secondo Sara assomigliava a John Belushi), che tutte le volte che vedevo e ci incontravamo mi cambiava la giornata, che quando mi lasciò piansi per tre giorni e giurai che non mi sarei mai più innamorata, che quando mi lasciò la mia amica Chiara e la di lui cugina fecero una specie di tavolo permanente sulla crisi per darmi consigli e spiegazioni rendendo la cosa un vero e proprio caso sentimentale degno di donna Letizia, che aveva una bellissima moto gialla, che quando suonava la campanella della ricreazione mi passava a prendere dalla mia classe e mi portava a mangiare la focaccina dal lozzo (il massimo del romanticismo), che quando fu bocciato alla maturità io ero felice di poterlo vedere ancora per un altro anno. Scopro che non ha pagine né su facebook né su altri social network (che uomo!), che non è l’uomo di punta della destra in nessuna parte d’italia, insomma non trovo niente, se non un triste annuncio su un giornale locale nel quale leggo, che è morto un paio di estati fa, colpito da un male incurabile.
Ciao F.V., scusa se ho invaso la tua intimità, credo che questa scoperta sia una buona ragione per non cercare altre cose del passato di cui si è perso traccia.
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1 commento:
Mi dispiace tanto Elena. Cosa dirti? L'avresti saputo comunque prima o poi. Magari te l'avrebbe detto una vecchia compagna di scuola incontrata per caso in treno o al mare...
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