Il 21 dicembre è un giorno molto importante nel calendario gregoriano, infatti oggi sono stati consegnati i regali natalizi aziendali.
Eh sì, perché la direzione, da oggi pomeriggio sino alla befana, si è concessa il suo meritato risposo; la direzione in sé e per se infatti è catalogabile tra le categorie di lavori usuranti, e quindi ha bisogno di un lungo periodo di riposo; mentre i dipendenti possono tranquillamente rimanere al lavoro.
Comunque, per questioni di logistica, quest’anno si sono risparmiati il discorso “quanto siamo bravi …vi vogliamo bene …poi ne riparliamo a gennaio”, e un triste omino in tuta azzurra con carrello ha aperto le porte di ciascun ufficio, ha pronunciato il nome dei presente, ha spuntato il nome dalla lista e gli ha lanciato uno scatolone con su scritto buone feste; ha chiuso la porta sbuffando ed è sparito lungo il corridoio.
Nessuno ha avuto il coraggio di aprire la scatola, con la speranza che uscita dall’ufficio si trasformasse in un principe azzurro o in una fata turchina.
Subito, i dipendenti più sospettosi, quelli che dovevano essere assunti ai servizi segreti, ma non si capisce perché sono finiti qui, hanno subito notato che le scatole hanno diversi nomi, Medusa, Orfeo, Atlante; chissà quale sarà la loro scottante verità. Pandoro e panettone, ma quale potrebbe essere la terza opzione?
Nel corso della mattinata, ci sono state anche, per sottolineare lo spirito del natale, alcune episodi di guerriglia urbana tra dipendenti che si sono presi per i capelli, o si sono piantati le unghie in faccia per l’accaparramento e la cannibalizzazione di alcuni pacchi collettivi, spediti da clienti esterni, una vera e propria guerra all’ultimo torroncino. Io non mi ero accorta di niente, ma durante la pausa pranzo ho visto capelli un po’ arruffati e volti grigio antracite, e ho subito pensato che questo stato di disperazione fosse stato causato dalla presa visione della busta paga, invece le esperte di comunicazione mi hanno fatto subito il resoconto accurato dell’accaduto. E ho scoperto che l’ufficio logistica non si parla con l’ufficio protocollo, che il corridoio A è in guerra con il corridoio C, e gli informatici per protesta non metteranno più piede in sala mensa.
Finalmente è natale e in fondo, molto in fondo, ci sentiamo tutti più buoni, non in ufficio però.
Eh sì, perché la direzione, da oggi pomeriggio sino alla befana, si è concessa il suo meritato risposo; la direzione in sé e per se infatti è catalogabile tra le categorie di lavori usuranti, e quindi ha bisogno di un lungo periodo di riposo; mentre i dipendenti possono tranquillamente rimanere al lavoro.
Comunque, per questioni di logistica, quest’anno si sono risparmiati il discorso “quanto siamo bravi …vi vogliamo bene …poi ne riparliamo a gennaio”, e un triste omino in tuta azzurra con carrello ha aperto le porte di ciascun ufficio, ha pronunciato il nome dei presente, ha spuntato il nome dalla lista e gli ha lanciato uno scatolone con su scritto buone feste; ha chiuso la porta sbuffando ed è sparito lungo il corridoio.
Nessuno ha avuto il coraggio di aprire la scatola, con la speranza che uscita dall’ufficio si trasformasse in un principe azzurro o in una fata turchina.
Subito, i dipendenti più sospettosi, quelli che dovevano essere assunti ai servizi segreti, ma non si capisce perché sono finiti qui, hanno subito notato che le scatole hanno diversi nomi, Medusa, Orfeo, Atlante; chissà quale sarà la loro scottante verità. Pandoro e panettone, ma quale potrebbe essere la terza opzione?
Nel corso della mattinata, ci sono state anche, per sottolineare lo spirito del natale, alcune episodi di guerriglia urbana tra dipendenti che si sono presi per i capelli, o si sono piantati le unghie in faccia per l’accaparramento e la cannibalizzazione di alcuni pacchi collettivi, spediti da clienti esterni, una vera e propria guerra all’ultimo torroncino. Io non mi ero accorta di niente, ma durante la pausa pranzo ho visto capelli un po’ arruffati e volti grigio antracite, e ho subito pensato che questo stato di disperazione fosse stato causato dalla presa visione della busta paga, invece le esperte di comunicazione mi hanno fatto subito il resoconto accurato dell’accaduto. E ho scoperto che l’ufficio logistica non si parla con l’ufficio protocollo, che il corridoio A è in guerra con il corridoio C, e gli informatici per protesta non metteranno più piede in sala mensa.
Finalmente è natale e in fondo, molto in fondo, ci sentiamo tutti più buoni, non in ufficio però.
1 commento:
www.10000smileyfaces.com
Hola, mi nombre es Ezequiel y te invito a formar parte de la comunidad de las “1000 Caras Sonrientes". Allí podrás hacer un link a tu blog y aumentar la cantidad de visitas. Nuestro objetivo es crear un medio de promocion de blogs y páginas personales porque pensamos que hay mucha gente que tiene algo que decirle al mundo entero.
www.10000smileyfaces.com
Hi, my name is Ezequiel, and I invite you to be a part of the 10000 Smiley Faces Community, link your blog and raise your visits. We created this website to everyone who has a blog or personal site and want to tell something to the world.
Posta un commento