Ken Saro Wiwa era uno scrittore e autore televisivo nigeriano che si era fatto portavoce delle rivendicazioni delle popolazioni del Delta del Niger, in special modo della propria etnia gli Ogoni,nei confronti delle multinazionali del petrolio che prosciugano questa regione danneggiado le colture di sussistenza e l'ecosistema della zona. Negli anni ’90 fonda il Movimento per la sopravvivenza degli Ogoni, il Mosop, ma successivamente viene processato e arrestato un paio di volte.
A distanza di 14 anni dalla sua morte, avvenuta per impiccagione (Ken Saro Wiwa era stato accusato formalmente di aver incitato all’omicidio alcuni oppositori del Mosop) la società petrolifera Shell ha accettato di pagare 15,5 milioni di dollari per evitare di comparire in un processo davanti a un tribunale di New York, al quale si erano rivolti un gruppo di vittime dell’ex regime militare nigeriano, tra cui il figlio di Saro-Wiwa. Accusata di complicità con il governo dell’allora presidente Sani Abacha nella morte dello scrittore e di altri otto membri del Mosop, la Shell ha dichiarato di aver preferito un accordo economico per aiutare il “processo di riconciliazione”, negando tuttavia qualsiasi implicazione negli atti di violenza contro le popolazione del Delta del Niger.
Il vero smacco è che solo cinque milioni della somma potranno essere usati per progetti riguardanti la tutela e lo sviluppo della regione, il resto, infatti, servirà per pagare le spese processuali sostenute negli ultimi 14 anni.
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