Dopo aver rischiato per l’ennesima volta la vita sul motorino, questa mattina ho stillato mentalmente una classifica delle categorie più pericolose per chi usa le due ruote.
Gli autobus e i relativi autisti: che si muovono non tenendo conto del loro ingombro, ma come leggere libellule si spostano con leggiadria da una corsia all’altra incuranti degli altri.
I tassisti e le loro macchine: personalmente non nutro molta simpatia nei confronti della categoria, sono sempre arrabbiati e hanno un modo di guidare che rispecchia la loro rabbia e arroganza.
Le tipe cellulare-rossetto-sigaretta-occhialonidasole al volante: la strada e tutto il suo corollario è semplicemente marginale alla telefonata, alla sigaretta da accendere, al contorno labbra.
I pedoni che si buttano in mezzo alla strada: non gli aspiranti suicidi, ma tutti quelli che per vari motivi attraversano la strada di corsa in mezzo al traffico, sbucando da angoli bui, da tombini o da dietro gli alberi; consapevoli della loro pericolosità mostrano un sorrisi di circostanza a tutti quelli che vengono coinvolti nel loro sprint.
I guidatori distratti: distratti dall’età, semplicemente distratti, distratti momentaneamente, comunque pericolosi: mettono la freccia destra ma girano a sinistra, girano senza mettere la freccia, guidano guardando il panorama, non vedono i semafori, non vedono.
Gli autobus e i relativi autisti: che si muovono non tenendo conto del loro ingombro, ma come leggere libellule si spostano con leggiadria da una corsia all’altra incuranti degli altri.
I tassisti e le loro macchine: personalmente non nutro molta simpatia nei confronti della categoria, sono sempre arrabbiati e hanno un modo di guidare che rispecchia la loro rabbia e arroganza.
Le tipe cellulare-rossetto-sigaretta-occhialonidasole al volante: la strada e tutto il suo corollario è semplicemente marginale alla telefonata, alla sigaretta da accendere, al contorno labbra.
I pedoni che si buttano in mezzo alla strada: non gli aspiranti suicidi, ma tutti quelli che per vari motivi attraversano la strada di corsa in mezzo al traffico, sbucando da angoli bui, da tombini o da dietro gli alberi; consapevoli della loro pericolosità mostrano un sorrisi di circostanza a tutti quelli che vengono coinvolti nel loro sprint.
I guidatori distratti: distratti dall’età, semplicemente distratti, distratti momentaneamente, comunque pericolosi: mettono la freccia destra ma girano a sinistra, girano senza mettere la freccia, guidano guardando il panorama, non vedono i semafori, non vedono.
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