martedì 24 marzo 2009

Hpv

In un paese dove i consultori si frequentano in punta di piedi, quasi fossero un postribolo, un luogo di perdizione, e la parola prevenzione funziona solamente per le carie ai denti, secondo i dati forniti da donneinrete.net risulta che 5 virgola qualcosa bambine su 10 aventi diritto alla vaccinazione gratuita Hpv sono state sottoposte al trattamento preventivo. Da quasi due anni, le regioni hanno avviato campagne per prevenire il virus Hpv, che causa il tumore al collo dell’utero, ma i genitori italiani hanno deciso di vaccinare solo il 57 per cento, delle poco più 185 mila dodicenni. Le percentuali variano da un 45 per cento di Abruzzo, Campania e Lombardia, a un 85 per cento della Valle d’Aosta (ma esistono anche regioni che hanno preferito nicchiare all’indagine: Calabria, Marche, Bolzano, Puglia, Sardegna e Umbria) contro un obiettivo che dovrebbe essere almeno del 90 per cento di bambine vaccinate. Ricordo brevemente che il papilloma virus, è l’agente virale responsabile di un tumore che causa ogni anno oltre 1500 morti. Prima di considerare poco opportuno che le proprie giovani figlie oltrepassino la soglia di un consultorio, dove potrebbero scoprire informazioni utili sulla prevenzioni delle malattie sessualmente trasmissibili, Hiv compreso, o come evitare gravidanze indesiderate, sarebbe bene ricordarsi di 1500 donne che ogni anno non ci sono più.

1 commento:

Sara ha detto...

Sai Ele io penso che ci sia ancora (?) una radicata diffidenza verso le vaccinazioni in generale. Quanto ai consultori, ci sono andata una volta sola in vita mia e mi sono imbattuta in una dottoressa simpatica come una cassa si limoni. Acerbi.