Da quando conosco Chiara, ormai diverso tempo, non passa anno in cui mi ricordi di preparare l’acqua delle streghe. Nella notte tra il 23 e 24 giugno infatti secondo la tradizione popolare le streghe vanno a spasso e raccolgono erbe da usare nelle loro pozioni magiche e nei sabba. Da praticante strega (non sono ancora iscritta al grande albo delle streghe), la sera e la notte del 23 giugno, dovrei andare in cerca di fiori profumati da mettere in bagno ed esporli ai raggi lunari. Non è una ricerca facile, in quanto trascorro la maggior parte della giornata nell’area più cementificata e meno verde della città, dove anche un filo di gramigna sarebbe salutato come un miracolo. Passo invece l’altra parte della giornata in un quartiere molto popolare, suddiviso tra pakistani, megrebini, e slavi che a loro volta si dividono in diverse etnie dai rapporti non sempre pacifici. E proprio nel quartiere il mio peregrinare a caccia di fiori nei giardini altrui nelle ore notturne sicuramente non passerebbe ignorato. Nonostante tutto fosse contro di me però anche quest’anno sono riuscita a rimediare: 1 fiore bianco di agapanthus, 1 geranio rosso, 1 garofanino bianco, 1 rosa rosa, 1 fiore bianco di oleandro, e un 1 fiore di gelsomino napoletano. Penso che la mia maestra possa essere orgogliosa di me.
giovedì 25 giugno 2009
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2 commenti:
Dove l'hai rimediato l'agapanto bianco?
Io ne ho un bulbo a dimora da circa due anni e non ha mai fiorito, accidenti all'agapanto bianco!
Ma poi quello blu è più bello!
Mi hanno detto che l'agapanto fiorisce ogni tre anni, quindi non ti resta che aspettare la prossima estate.
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