domenica 9 agosto 2009

Double face

Andare all’ipermercato è un’esperienza pregna di interessanti scoperte, in cui si aprono le innumerevoli porte della percezione e non solo.
Andare all’ipermercato una pigra domenica mattina d’agosto vale un viaggio esperienziale, andata e ritorno.

Non che non sia mai entrata in un ipermercato, però in verità il mio fare la spesa si riduce a una corsa ad ostacoli incentivata dagli altoparlanti interni che annunciano insistentemente di avvicinarsi alle casse e l’imminente chiusura del negozio. Così non ho mai le cose che mi servono, ma solo doppioni di cose che non mi serviranno a nulla o che non riuscirei mai a mangiare, e soprattutto non ho mai la possibilità di soffermarmi sulle ultime novità proposte dal mercato.
Così questa mattina mentre passeggiavo con il mio carrello lungo i corridoi dell’ipermercato ho scoperto l’esistenza di carta igienica double face. Ora per quel che ne so io per double face si intende un qualcosa che può essere usato da entrambe le facce. Durante la mia adolescenza erano di moda infatti vestiti, gonne e giacche che poteva essere usati da un verso e da un altro; per una qualche festa ricevetti una sorta di completo sportivo giacca e gonna da una parte verde smeraldo e dall’altro giallo senape, che avrei potuto indossare decidendo di vestirmi tutta giallo senape, tutta verde smeraldo, o alternando sopra di un colore e sotto di un altro e viceversa. Penso che il trauma sia sufficiente quindi per nutrire più di una qualche perplessità su tutto ciò che possa essere double face, e scoprire una carta igienica che automaticamente ho ricollegato al doppio uso dei mie vestiti è stato simile a una seduta d’analisi.

Comunque la funzione double face della carta igienica di questa mattina non si riferisce a un doppio ri-uso, ma a una doppia proprietà della stessa: da una parte morbida, dall’altro ruvido. Ognuno a questo punto rievochi i propri traumi.

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