venerdì 31 luglio 2009

Io non sono una di quelle…

Così è più o meno iniziata una della conversazioni femminili più assurde cui mi è capitato di assistere ultimamente. È il caso di dire che a volte ce l’andiamo proprio a cercare; siamo cioè bravissime a farci un fondo schiena tanto per dimostrare a noi stesse, alle altre donne e agli uomini quanto siamo brave, indipendenti, emancipate, intelligenti, simpatiche, coraggiose, competitive, preparate, ecc. e poi è sufficiente una frase per cancellare tutto. Non dico che sarebbe meglio tacere, non parlare, come spesso ci viene detto un po’ per scherzo un po’ seriamente, ma almeno nei momenti topici sarebbe il caso di spendere un secondo in più prima di dare fiato alle parole. Perché è su questi momenti infinitesimali che ci si gioca la reputazione e la credibilità.

“Bella questa borsa”
“Ti piace? L’ho comprata in un negozio vicino a …., pensa era in saldo, l’ho pagata solo….”
“Se ho tempo mi piacerebbe fare un salto in quel negozio”
“Fai bene, guarda io ho preso questa borsa perché ho pensato che fosse elegante e al tempo stesso funzionale, e poi è un colore che va bene un po’ per tutto”
“Decisamente sta bene su tutto, e poi sai io non sono una di quelle che ogni volta che si mette le scarpe ci abbina la borsa. Anche perché tutte le volte che cambio borsa poi non trovo qualcosa”
“Sì anch’io… per la borsa e le scarpe è così, un po’ come con le mutande e il reggiseno”
“…”
“In fondo quando ti cambi le mutande non sempre ti cambi anche il reggiseno”

Non ho capito se il silenzio che si è venuto a creare intorno agli allegri consigli delle due comari sia stato più profondo e imbarazzato alle parole “io non sono una di quelle” preludio di chissà quali inconfessabili segreti o all’avverbio temporale “quando” riferito al cambio delle mutande (quando!!!!! ti cambi).

Io comunque non sono una di quelle 2!

2 commenti:

Sara ha detto...

Ma 'sta borsa com'è?
La tua storia mi ha suggerito un post.

Elena ha detto...

Dozzinale