Ieri le immagini di una figura antropomorfa rilevata sul pianeta marte, hanno scatenato le fantasie dei poeti e dei sognatori oltre a qualche dicerie da centro commerciale.
E se c’è vita su marte, perché non dovrebbe esserci vita sul mio davanzale?
Ieri sera, certa di questa consapevolezza, ho conservato il nocciolo dell’avocado, che avevo usato per prepararmi l’insalata, e sono andata su internet per avere istruzioni del suo uso sul piano giardinicolo.
Ricordavo di aver visto delle strane impalcature che tenevano sospese sopra vasetti di vetro pieni d’acqua dei noccioloni fronzuti, ma avevo bisogno di nozioni precise.
In un sito inglese (http://www.gardenweb.com/), che esordisce con un incoraggiante e beneaugurate: non c’è nulla di più divertente che far crescere da soli il proprio albero di avocado, ho trovato, quello che serviva per iniziare la mia piantagione casalinga.
Me lo sento, questa è la volta buona, posso dire superati i precedenti pianticidi, e come scrive quello che è diventato, da ieri, il mio sito tutelare, tra quattro anni potrò gustare morbidi avocadi colti direttamente dal mio albero.
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