venerdì 4 gennaio 2008

Cercasi disperatamente sosia


Un famoso, almeno credo, francamente però non l’ho mai sentito, ma non sono molto addentro al genere, calciatore di origine brasiliana, annuncia querele a un suo sosia, con aggravante gay, che si mostra in giro, in alcune foto, nudo. Sembra una delle tante notizie della rubrica: “ma che ce frega, ma che ce importa” eppure ha una sua ragione d’essere…presa in considerazione.
Domani iniziano i saldi invernali, e non c’ho un euro in tasca. Giuro, a riprova, poco fa ho elemosinato gli spiccioli per comprarmi i tarallini, tasto 21 del distributore aziendale. Anzi, per dirla tutta, sono sotto per via dell’affitto, ma ho visto un piumino, leggermente avvitato, con una specie di tessuto elasticizzato sui fianchi, con cappuccio imbottito, color prugna che sarebbe perfetto sul mio incarnato, senza dire che il modello sembra fatto su misura per me, un vero capo ele-style; ho visto inoltre un paio di stivali, di pelle morbida e resistente, neri, che vanno un po’ su tutto e non passano di moda (forse, però con il piumino prugna sarebbero più indicati di un altro colore) con un tacco giusto, quello cioè da indossare il giorno in ufficio, però fa la sua porca figura anche la sera, il modello sicuramente potrebbe valorizzare la mia falcata elegante e cittadina; ho visto anche un paio di jeans, taglio maschile, più scuri che chiari, con delle pieghine spettinate sotto le tasche anteriori, e il passacintura interno foderato con un tessuto simile al raso e di colore verde smeraldo da abbinare con una camicia in seta cruda dello stesso colore; per finire con un paio di guanti nuovi, in pelle, foderati di lana, ché da qualche giorno non riesco più a trovare quelli vecchi. Tirando le somme, non sono tante cose, e poi costituisco il guardaroba base della giovane donna, che tracolla, ma non molla.
Ritornando a qualche riga sopra, non avendo a disposizione l’importo necessario, e al momento neanche un petroliere o un qualsiasi presidente della repubblica follemente innamorato di me, pensavo di entrare nei negozi, fare man bassa e spacciarmi come sosia di me stessa. Una furba impostrice che si finge me stessa e compra a mia insaputa, con la carta di credito, sottrattami con l’inganno, e che mi lascia nei guai, con lo scoperto in banca. Non è un’idea geniale?
Passato qualche giorno, potrei querelare la misteriosa sosia e chiedere i danni morali, per aver letto le iniziali del mio nome su tutti i giornali, rei di avermi accusato ingiustamente di truffa.
A questo proposito: cercasi sosia, disposta a interpretare la parte della tuffatrice. Massima serietà, ricompensa assicurata, no perditempo.
Dura la vita di una giovane donna.

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