giovedì 14 maggio 2009

La dieta dell'Africa Orientale

Nella stagione in cui tutti i media si sentono legittimati a dare suggerimenti su come eliminare dai chili ai liquidi di troppo e su come, cosa e quanto mangiare per perdere peso, pochi parlano della dieta dell'Africa Orientale.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef) sulla base di dati raccolti negli ambulatori e centri nutrizionali nei paesi del Corno d'Africa stima che circa 20 milioni di persone, di cui 5 milioni di bambini, sono in stato di grave malnutrizione. Il perdurare di una combinazione di insufficienza cronica di produzione agricola, conflitti, cambiamenti climatici e instabilità politica sta alla base della crisi, sensibilmente peggiorata da Settembre 2008 quando le persone bisognose di aiuti alimentari erano circa 14 milioni. In Somalia, dove proprio ieri il governo per fermare la guerra e le violenze degli estremisti islamici Al Shabaab ha reintrodotto la Sharja, il tasso nazionale di malnutrizione acuta è del 18,6 per cento ma in alcune regioni arriva al 20 per cento. A Gibuti, tra il 2007 e il 2008, c’è stato un netto aumento dei bambini malnutriti, passati da 7.302 casi a 18.417. In Eritrea, a causa di una stagione delle piogge in ritardo e irregolare, nelle province di Gash Barka e Anseba il tasso di malnutrizione acuta ha superato il 15 per cento, la soglia di emergenza definita dall’Organizzazione mondiale della sanità, di conseguenza a Febbraio di quest’anno i bambini portati nei centri nutrizionali di emergenza sono raddoppiati e in alcuni centri aumentati fino a sei volte più.

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