Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha detto al Financial Times che la crisi globale ha toccato il suo punto più basso e che ora alcune delle maggiori potenze economiche sono in grado di mettersi alle spalle la recessione e tornare a crescere. L'ottimistico commento del leader della Bce si aggiunge alle ultime osservazioni dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che ha evidenziato una pausa nel rallentamento della Francia, dell'Italia, della Gran Bretagna e della Cina.
A fine aprile però i banchieri centrali e i ministri delle finanze, riuniti a Washington per l'incontro del Fondo monetario internazionale, erano ancora cauti e prevedevano una modesta ripresa non prima del 2010. E fino alla scorsa settimana lo stesso Trichet aveva prospettato per i paesi dell'area euro un'attività economica debole per il resto dell'anno, prima di una graduale ripresa nel 2010.
La gravità della crisi, di contro sarebbe però confermata dagli ultimi dati ufficiali che mostrano un calo della produzione industriale a marzo del 4,6 per cento in Italia e dell'1,4 per cento in Francia e dalle aspettative degli economisti che prevedono per l'eurozona una contrazione tra il 2 e il 2,5 per cento nel trimestre in corso.
Per quel poco che ne capisco mi sembra che le previsioni economiche siano attendibili come quelle astrologiche. Ormai non si sa più a chi credere, a Trichet o al mago Otelma, meglio gli approfondimenti del Sole 24 ore o impratichirsi sull’influsso congiunturale di Giove su Astra? E soprattutto per quanto tempo ancora dovremo mangiare pane e cipolla e ascoltare tutti questi espertoni?
A fine aprile però i banchieri centrali e i ministri delle finanze, riuniti a Washington per l'incontro del Fondo monetario internazionale, erano ancora cauti e prevedevano una modesta ripresa non prima del 2010. E fino alla scorsa settimana lo stesso Trichet aveva prospettato per i paesi dell'area euro un'attività economica debole per il resto dell'anno, prima di una graduale ripresa nel 2010.
La gravità della crisi, di contro sarebbe però confermata dagli ultimi dati ufficiali che mostrano un calo della produzione industriale a marzo del 4,6 per cento in Italia e dell'1,4 per cento in Francia e dalle aspettative degli economisti che prevedono per l'eurozona una contrazione tra il 2 e il 2,5 per cento nel trimestre in corso.
Per quel poco che ne capisco mi sembra che le previsioni economiche siano attendibili come quelle astrologiche. Ormai non si sa più a chi credere, a Trichet o al mago Otelma, meglio gli approfondimenti del Sole 24 ore o impratichirsi sull’influsso congiunturale di Giove su Astra? E soprattutto per quanto tempo ancora dovremo mangiare pane e cipolla e ascoltare tutti questi espertoni?
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